SOCIALE
Terzo settore e amministrazione condivisa
Approvazione della legge regionale del terzo settore che aggiorni le normative di settore e indirizzi il Lazio verso l’approccio dell’Amministrazione condivisa, passando dalla competizione alla collaborazione nella gestione delle risorse pubbliche
Come da definizione della Corte Costituzionale del 2020, con questo termine si intende che la Pubblica Amministrazione e le diverse componenti del Terzo settore (associazionismo, cooperazione sociale e volontariato) contribuiscono da pari alla promozione dell’interesse generale, passando dalla competizione alla collaborazione nella gestione delle risorse pubbliche, passando dall’attuale sistema dei bandi alla co-programmazione e co-progettazione ad iniziare dalle risorse per i servizi sociali per poi estendersi a tutti gli appalti regionali.
Penso a una Regione Lazio più partecipata, attenta alle questioni sociali e collaborativa nella gestione delle risorse pubbliche.
Fondo regionale di solidarietà
Integrare i fondi destinati a contrastare l’esclusione sociale dal FSE+ con il concorso di altre risorse (PNRR, PSC, ecc.).
Il Lazio è la terza Regione in Italia per numero di persone che nel 2022 si sono rivolte agli enti per l’assistenza alimentare, passando da quasi 194.000 nel 2020 a più di 285.000 ad agosto 2022 (dati AGEA), cioè quasi del 5% della popolazione laziale.
- Un dato che si può facilmente verificare ogni giorno recandosi nei luoghi di distribuzione dei pasti in cui aumenta sempre di più la presenza di famiglie con una sola persona che percepisce un reddito.
Voglio una Regione che non lasci indietro nessuno e che indirizzi con maggior attenzione le risorse del Lazio in questo senso, sia con interventi puntuali che con scelte strategiche di fondo.
Lotta alla povertà
Coinvolgimento dei soggetti più fragili in iniziative di agricoltura sociale, piantumazione degli alberi, autorecupero di spazi abbandonati per una visione attiva della periferia che non deve più essere luogo di margini urbani, di scarti e rifiuti
Più sport, più sportivi
Diffondere lo sport sociale sostenendo l’associazionismo sportivo di base che utilizzano lo sport e i suoi valori come strumento di inclusione sociale
Nella scorsa consiliatura la Regione Lazio ha promosso bandi come “Pronti, sport, via!”, “Sport in/e movimento”, “Sport senza barriere”, “Scuola di squadra”, oltre a misure specifiche durante il lockdown per sostenere lo sport e permettere a quante più persone di praticarlo, riconoscendone la funzione sociale e di animazione territoriale importantissima, che la pandemia ha contribuito a rendere ancor più evidente, ed investendo nella rimozione delle barriere architettoniche e nella messa in sicurezza di edifici sportivi tra palestre, spazi scolastici e impianti pubblici e privati.
Lavorerò per un Lazio vicino all’associazionismo sportivo di base attraverso il finanziamento di progetti rivolti a categorie vulnerabili e soggetti fragili.
Sport ovunque
Mettere in condizione le aree più svantaggiate, dai piccoli Comuni alle periferie dei Comuni più grandi, di poter garantire luoghi pubblici attrezzati per lo sport tramite la riqualificazione degli impianti esistenti e la realizzazione di impianti nuovi
Voglio che i piccoli Comuni e le aree periferiche in generale siano al centro dell’azione della Regione attraverso ulteriori investimenti nella riqualificazione del territorio, anche coinvolgendo le realtà sportive locali.